Perrone Ettore Conte di San Martino

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Ettore Perrone conte di San Martino (Torino, 12 gennaio 1789 – Novara, 29 marzo 1849) è stato un politico, patriota e militare italiano. Durante l'occupazione francese del Piemonte prese parte alle campagne napoleoniche e nel 1814 venne nominato capo di battaglione del 24º fanteria. Partecipò ai moti del 1821; condannato a morte, trovò rifugio in Francia, dove fu accolto nell'esercito, raggiungendo il grado di generale. Fu Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dall'11 ottobre al 16 dicembre 1848. Nel 1848 ricevette l'invito dal governo provvisorio di Milano a prestare servizio nell'esercito lombardo. L'anno dopo, al comando della III Divisione, trovò la morte nella battaglia di Novara.

Discendente da un'importante famiglia comitale del Canavese, era figlio di Carlo e di Paola Argentero di Bersezio. Suo fratello Vittorio, nato nel 1786, morì difendendo Napoleone, come comandante di squadrone dei “Dragoni dell'Hannover” a Fère Champenoise, nei pressi di Parigi, il 25 marzo 1814, quattordici giorni prima dell'abdicazione di Napoleone Bonaparte.

Nato a Torino il 12 gennaio 1789, Ettore Perrone lasciò quasi subito gli agi nobiliari per arruolarsi come soldato semplice volontario a sedici anni, in fanteria, nel 1806, nella “Lègion du Midì”, composta quasi interamente da Piemontesi, elogiati da Napoleone medesimo. Di stanza all'isola atlantica di Aix, tra La Rochelle e Rochefort, vide dal vivo un furioso combattimento tra una fregata inglese e una francese, così vicino che si videro entrambi i comandanti cadere dopo le prime bordate: Ettore confidò al capitano Viarisio che quella era una morte degna di un soldato. Nel 1806 Napoleone lo inviò alla scuola militare di Saint-Cyr e uscì l'anno seguente come sottotenente di fanteria, partecipando alle campagne del 1807 e 1809. Alla battaglia di Wagram si guadagnò la stella della Legion d'onore. Dal 1810 al 1811 fu in Spagna come tenente della Giovane Guardia. Il 24 giugno 1811 entrò nel I Granatieri della Vecchia Guardia. Seppur infortunato, partì per la campagna di Russia usando le stampelle. Promosso capitano di fanteria, si batté a Lützen e a Bautzen nel maggio 1813 e venne ferito a colpi di baionetta a Montmirail l'anno successivo. Il 15 marzo Napoleone lo nominò comandante di Battaglione del 24º Fanteria di linea, ma gli Alleati ormai attaccavano da tutte le parti: il fratello cadde dieci giorni dopo per la difesa della capitale. Con la prima caduta dell'Impero, Perrone aspettò il ritorno di Bonaparte che lo nominò subito Aiutante di Campo del generale Gérard. Con la definitiva caduta dell'Impero a Waterloo si mise in aspettativa.


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