Strozzi Filippo

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Filippo Strozzi, nato Giovan Battista (Firenze, 1489 – 18 dicembre 1538), è stato un politico, condottiero e banchiere italiano, fu il più importante esponente della famiglia Strozzi nel Rinascimento.
La madre Selvaggia Gianfigliazzi decise di ribattezzare il piccolo Giambattista con il nome del padre, da allora detto Filippo Strozzi il Vecchio, morto prematuramente appena due anni dopo la sua nascita (1491). Fu tesoriere pontificio a Ferrara nel 1513, commissario di Pistoia nel 1515, membro dei XIII Riformatori e Senatore dal 1532. Aveva il carisma di un capo e spesso i fiorentini si rivolgevano a lui per consigli e arbitraggi, ricevendoli nel magnifico Palazzo Strozzi, iniziato da suo padre su progetto di Benedetto da Maiano e fatto completare da lui nel 1534. La sua esperienza e lungimiranza in campo economico fu straordinaria: con le sue intuizioni batteva gli avversari sul tempo e riuscì ad aumentare ulteriormente l'immenso patrimonio familiare. Il contrasto con i Medici nacque in maniera quasi "naturale", con i suoi componenti che come lui volevano il primato economico e politico sulla città. Se però la fortuna dei Medici viveva momenti di alti e bassi dopo la scomparsa di Lorenzo il Magnifico, si pensi alla cacciata di Piero il Fatuo del 1494, la stella di Filippo Strozzi brillava allora come non mai con un successo commerciale senza confronti.
Nel 1537 quindi Filippo decise di passare all'azione: radunò un esercito a spese degli esuli e si mise al suo comando, manrciando dalla Francia su Firenze. Non mancavano in Filippo le perplessita sulla necessita dell'intervento militare. Una lettera di Maria Salviati, moglie dello scomparso Giovanni delle Bande Nere lo rassicurava che suo figlio, Cosimo, scelto per succedere ad Alessandro, avrebbe pensato lui a fare giustizia e lo pregava quindi di attendere. Nonostante ciò le pressioni interne alla fazione erano diventate insostenibili e si decise di procedere con l'attacco. Una lettera di Giovan Battista Strozzi invece lo rassicurava che l'azione aveva l'appoggio dei reali di Francia, quindi si decise di procedere. Il diciottenne Cosimo intanto a Firenze stava guadagnandosi il consenso della città ed al suo comando si era arruolato un discreto numero di soldati, pronti a marciare contro quelli che venivano visti come degli invasori. A Sestino le truppe degli esuli hanno un primo malaugurante smacco, con una battaglia persa contro contadini male armati, durante la quale morì Niccolò Strozzi. Arrivati sul campo presso Montemurlo i due eserciti si scontrarono il 1º agosto 1537. Quello di Cosimo era ben più numeroso e organizzato, grazie anche all'aiuto dato da milizie spagnole, ed ebbe la meglio in maniera schiacciante. Filippo venne catturato e imprigionato nella Fortezza di San Giovanni Battista, conosciuta a Firenze come Fortezza da Basso. Sebbene Filippo sapesse dei suoi figli salvi, prima a Venezia e poi in Francia, la prigionia fu per lui insostenibile, probabilmente segnata anche da torture. Non è chiara la sua fine, se per suicidio o per mano di sicari di Cosimo, in ogni caso Filippo Strozzi morì in carcere il 18 dicembre 1538.


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