Festa-Maffei Francesca

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Francesca Festa Maffei (Napoli, 1778 - Pietroburgo, 1836)

Iniziò a studiare canto sotto la guida di G. Aprile e G. Pacchiarotti, debuttò al teatro Nuovo di Napoli nell'autunno 1799. Tra il 1803 ed il 1804 si esibì a Padova nella farsa di L. Calegari Ilmatrimonio scoperto, nella parte di Lauretta.

Recitò inoltre nella farsa di J. S. Mayr Elisa, nel ruolo della protagonista; ne L'amante anonimo di S. Pavesi; nella farsa Un avvertimento ai gelosi e ne L'accortezza materna dello stesso Pavesi.

Dopo aver cantato sulle principali scene italiane (alla Scala di Milano, dove fece la prima apparizione nel 1805 e al teatro Comunale di Bologna nella primavera e nell'autunno 1808; in quest'ultimo teatro si esibì nella scena ed aria Ch'ei sia felice per soprano ed orchestra, scritta appositamente per lei da G. Pilotti), nel 1809 debuttò al teatro Odéon di Parigi ed in altri teatri della città, esibendosi in opere di P. Generali, Mayr, F. Paër, di W. A. Mozart (nel ruolo di Zerlina e Susanna, rispettivamente nelle opere Don Giovanni e Nozze di Figaro), Pavesi (Ser Marcantonio), D. Cimarosa (I traci amanti, nel ruolo di Fiordispina ne L'impresario in angustie e di quello di Orazia ne GliOrazi e i Curiazi) e di G. Paisiello (nel ruolo della protagonista dell'opera Nina pazza per amore).

Verso la fine del 1811 tornò in Italia e si ripresentò sulle scene della Scala (1814-1824) e del teatro Comunale di Bologna (1822-26), ove continuò ad esibirsi nel corso della sua carriera.

Nel 1816 cantò al teatro Regio di Torino nel Teseo e Medea di C. Coccia e nella applauditissima Ginevra di Scozia di Mayr.

Negli anni fra il 1818 e il 1822 riscosse notevole successo alla Fenice di Venezia come prima interprete del Tebaldo e Isolina di F. Morlacchi (1822). Nel 1821 cantò a Monaco di Baviera e nel 1826 a Perugia e a Brescia. Nel 1828 ebbe ancora molto successo a Bergamo, ove si esibì in Ilda d'Avenel, un'opera di G. Nicolini composta in quell'anno (sua figlia Matilde Festa Maffei, anch'essa cantante, ottenne pure, nella stessa opera, successo). Dopo una breve attività didattica a Bologna, nel 1829 si trasferì a Pietroburgo, dedicandosi all'insegnamento del canto. In questa città morì nel gennaio del 1836.

Fu creatrice di alcuni ruoli in opere di G. Nicolini, F. Morlacchi (Teseo e Medea), G. Rossini (la parte di Fiorilla nel Turco in Italia) ed autrice di una cavatina. Fra le sue qualità di cantante risalta quella, assai rara all'epoca, dell'estrema disponibilità all'interpretazione di diversi ruoli in generi contrastanti, come il buffo, il patetico ed il tragico.


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