Sammarco Mario

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Mario Sammarco (Palermo, 13 dicembre 1868 – Milano, 24 gennaio 1930) è stato un baritono italiano, noto per la sua abilità scenica. 

A New York venne scritturato da Oscar Hammerstein I per la Manhattan Opera Company come sostituto del cantante-attore francese Maurice Renaud. Cantò con la compagnia del Manhattan nel 1908-1910, divenendo il suo principale baritono italiano, ma non fu mai "promosso" al grande rivale Metropolitan Opera.

Sammarco successivamente lavorò per le compagnie di Chicago e Philadelphia. La sua carriera qui proseguì senza problemi fino al 1913, quando durante una produzione di Tosca a Chicago, si scontrò con la disapprovazione di Mary Garden. Il soprano richiese che egli fosse sostituito; ma quando Sammarco fece i nomi di alcuni suoi ex illustri partner di Tosca (e senza lamentarsi), in particolare Emmy Destinn, le rappresentazioni continuarono.

La sua ultima apparizione fu al Teatro di San Carlo a Napoli nel 1919.

Oltre a Scarpia (il suo ruolo di debutto al Covent Garden), era un famoso Rigoletto, Marcello, Germont, Renato, Enrico e Amleto, cantando a fianco di alcuni dei migliori cantanti del suo tempo. Non fu uno specialista del bel canto, ma diede il suo meglio in accese opere veriste, creando i ruoli di Gerard in Andrea Chénier di Umberto Giordano nel 1896 e di Cascart nella Zazà di Ruggero Leoncavallo nel 1900.

Sammarco fu attivo in un'epoca affollata di baritoni italiani di eccezionale abilità. Fu un risultato non da poco per lui ritagliarsi una carriera internazionale con buoni guadagni, di fronte alla forte concorrenza di artisti come Mattia Battistini, Antonio Magini Coletti, Giuseppe Campanari, Mario Ancona, Giuseppe Pacini, Antonio Scotti, Eugenio Giraldoni, Riccardo Stracciari, Titta Ruffo, Domenico Viglione Borghese, Pasquale Amato e Carlo Galeffi.


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