Churchill Winston

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Leonard Winston Churchill Spencer nasce a Woodstock il 30 novembre 1874 da Lord Randolph Churchill appartenente alla più alta aristocrazia britannica e da Jenny Jerome, figlia del proprietario del New York Times. Trascorre l’infanzia in Irlanda, studia presso la celebre scuola di Harrow e nel 1893 è ammesso alla scuola militare di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio.

Intrapresa la carriera militare, nominato sottotenente nel IV battaglione ussari, si distingue più che altro come osservatore di guerra: parte come osservatore al seguito dell’esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba, fa poi parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan e successivamente, sempre come corrispondente di guerra, va in Africa del Sud.

Dopo essere evaso dalla prigionia dei Boeri e aver scritto, come corrispondente, le proprie avventure nel mondo, Churchill cerca di approfittare della notorietà acquisita per candidarsi alle elezioni del 1900 dove viene eletto parlamentare per il Partito conservatore nel collegio di Oldham, cittadina dell’entroterra inglese. Nel 1904 abbandona la linea dei conservatori e si avvicina ai liberali e nel 1906 viene eletto deputato liberale di Manchester; in seguito gli viene assegnato il posto di segretario di Stato presso il gabinetto di Campbell-Bannerman. Nel 1908 viene nominato ministro del Commercio nel governo liberale di Herbert Henry Asquith, nel 1910 diventa ministro dell’Interno e nel 1911 primo lord dell’Ammiragliato.

I problemi con la Marina militare durante la prima guerra mondiale e il suo appoggio alla disastrosa campagna di Gallipoli lo portano a dimettersi dall’Ammiragliato e ad entrare a far parte del gabinetto di Lloyd George. A seguito della caduta di Lloyd George e il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimane escluso dal Parlamento per tre anni. Entrato nuovamente a farvi parte, è nominato cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di Stanley Baldwin. Negli anni della Grande Depressione tra il 1929-1939 a Churchill vengono preclusi incarichi di governo a causa delle sue posizioni. Fin dalle prime avvisaglie del movimento nazista in Germania, Churchill identifica in Hitler un pericolo. Non perde occasione per ribadire questa sua posizione e arriva persino a ipotizzare un’alleanza con l’Unione Sovietica di Stalin - nonostante il proverbiale anticomunismo di Churchill - pur di contrastare il pericolo nazista.

La sua voce rimane sola per tutti gli anni che precedono la seconda guerra mondiale e quando nel 1939, l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania, il punto di vista di Churchill viene rivalutato e l’opinione pubblica si esprime a favore del suo ritorno all’Ammiragliato. Churchill succede a Chamberlain come primo ministro nel 1940. Quando, nel 1941, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti entrano in guerra, Churchill e la Gran Bretagna forniscono un contributo importante per la sconfitta di Hitler. Dopo la conferenza di Yalta, del 1945, Churchill è ammirato in tutto il mondo. Tuttavia a causa della sua scarsa attenzione alle riforme sociali nel dopoguerra, nelle elezioni del 1945 viene sconfitto dal Partito laburista e gli succede, come primo ministro Richard Attlee. Terminato il conflitto Churchill torna alla sua prima passione, la scrittura, e racconta la guerra in un libro dal titolo La seconda guerra mondiale, premiato con il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Nel 1951 viene nuovamente eletto primo ministro e nel 1953 è decorato cavaliere dell’ordine della Giarrettiera, diventando Sir. L’età avanzata e i problemi di salute lo inducono a ritirarsi. Winston Churchill muore a Londra il 24 gennaio 1965.


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