D'Avalos Alfonso d'Aquino d'Aragona

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Alfonso d'Avalos d'Aquino d'Aragona (Ischia, 1502 – Vigevano, 31 marzo 1546) è stato un condottiero italiano.

Alfondo d'Avalos combatté a fianco del cugino Fernando Francesco d'Avalos nella Battaglia di Pavia (1525), distinguendosi in due fasi diverse. All'inizio, guidò l'avanguardia imperiale costituita da 3000 uomini, per metà lanzichenecchi tedeschi armati di picca e per metà achibugieri spagnoli, che indossano camicie bianche per riconoscersi nel buio. Dopo aver preso il Castello di Mirabello, fu costretto a ritirarsi per non trovarsi in posizione isolata rispetto al resto dell'esercito imperiale. Più tardi, partecipò a una fase critica della battaglia in cui i tercios spagnoli sconfissero la rinomata fanteria svizzera al servizio della Francia sotto il comando di Robert de la Marck, signore di Fleuranges (odierno Florange). Questo successo fu conseguito anche grazie alla sortita della guarnigione di Pavia comandata da Antonio de Leyva che prese alle spalle l'esercito francese. 


Venne fatto prigioniero da Andrea Doria durante l'assedio di Napoli del 1528. Comandò l'esercito imperiale in Italia durante la Guerra d'Italia del 1542-1546 e fu sconfitto dai francesi nella battaglia di Ceresole.

Fu governatore di Milano dal 1538 al 1546.

Fu probabilmente responsabile dell'assassinio a Pavia di Cesare Fregoso e di Antonio Rincon, avvenuto il 3 luglio 1541.



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