Solaro di Moretta Ignazio Marchese del Borgo

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Ignazio Solaro di Moretta (Torino, 1662 – Torino, 19 marzo 1743) è stato un nobile e diplomatico italiano, al servizio del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna.

Nell'autunno del 1700, fece il proprio esordio alla corte di Vittorio Amedeo II di Savoia quando fu interpellato nell'ambito delle ragioni dei Savoia sui contadi di Alvernia e Clermont e sul ducato di Bretagna. Venne interpellato per la vasta conoscenza storico-giuridica che aveva, nonché per le sue notevoli capacità diplomatiche. Nel 1703, fu ambasciatore dei Savoia presso gli Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite col fine di sancire un'alleanza dopo il cambio di rotta di Vittorio Amedeo II nell'ambito della guerra di successione spagnola che cambiò bandiera abbandonando i francesi, aspettandosi quindi una controreazione in Piemonte. All'Aia, il Solaro tornò nuovamente nel maggio del 1709, rimanendovi sino all'anno successivo, accompagnato da Amedeo Filiberto Mellarède de Bettonet, recandosi poi a Londra nel 1711 in missione straordinaria presso la regina Anna di Gran Bretagna per valutare una possibile alternativa alla risoluzione della guerra in Europa, ovvero la cessione dei possedimenti dei Savoia a Filippo V in cambio della sua rinuncia alla corona spagnola a vantaggio di Vittorio Amedeo II. L'ipotesi non si concretizzò, ma nel gennaio del 1712 il Solaro venne inviato con i suoi compagni di delegazione alle discussioni della pace di Utrecht. Nel 1713 tornò a Torino come precettore del principe Carlo Emanuele e dal giugno del 1714 divenne governatore del Monferrato, prendendo residenza a Casale.

Le sue abilità giuridiche vennero nuovamente richieste da Carlo Emanuele III di Savoia quando lo chiamò a giustificare alle corti europee le dimissioni e l'imprigionamento del precedente sovrano. Anche dopo il suo congedo nel 1732, mantenne comunque una posizione preminente nella vita politica e diplomatica piemontese, ottenendo la carica di gran ciambellano di Savoia. Dopo la firma del trattato di Torino del 26 settembre 1733, espresse le proprie preoccupazioni per la tendenza filo-borbonica presa dalla diplomazia sabauda; il tutto fu peggiorato dal patto di famiglia sottoscritto tra Francia e Spagna il 7 novembre di quello stesso anno. Si espresse a favore di una collaborazione con l'impero austriaco per recuperare i territori che reclamava alla Spagna in cambio dell'ottenimento del ducato di Milano.



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