Bassani Ugo

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BASSANI, Ugo. - Nacque a Padova (o Verona) il 5 giugno 1851. Dopo aver coltivato gli studi letterari, si dedicò alla musica, seguendo al conservatorio di Milano i corsi di pianoforte e composizione sotto la guida dei maestri G. Andreoli e A. Bazzini (allora direttore di quell'Istituto), di cui fu l'awevo prediletto. Diede poi per un certo periodo concerti di piaúoforte, indi, nel 1875, prese dimora a Venezia, ove svolse un'intensa attività musicale e letteraria: fu insegnante di pianoforte, compositore, critico musicale (nella Rassegna settimanale, nella Gazzetta di Venezia, ecc.) e divulgatore, partecipando, insieme con altri, al risveglio musicale veneziano. Il B. coltivò inoltre l'amicizia di varie personalità musicali italiane (A. Boito, G. Martucci, A. Catalani, A. Coronaro, Teresa Tua, G. Buonamici, B. Cesi, G. Sgambati, L. Mancinelli, ecc.) e straniere (F. Liszt, A. Rubinstein), che più volte ospitò e con le quali ebbe corrispondenza epistolare, di cui rimane testimonianza considerevole nella Biblioteca del conservatorio di Venezia. Di questo Istituto, allora al primo nascere e di carattere privato, il B. fu per molti anni consigliere. Particolarmente interessanti furono i suoi rapporti con Liszt, del quale rimangono più lettere a lui dirette e l'autografo di una composizione pianistica, evidentemente ispirata ai soggiorni veneziani del musicista ungherese, La gondole funèbre, e con G. Martucci, nelle cui lettere indirizzate al B. si trovano giudizi assai lusinghieri su alcune composizioni del B. stesso, e precisamente (9 dic. 1890), sulla seconda edizione dello Studio sinfonico per pianoforte - scritto per il quarto volume del famoso Gran Metodo teorico-pratico per lo studio del pianoforte di S. Lebert e L. Stark (Parigi-Stoccarda-Londra 1880, pp. 91-100, n. 2) - e su di una Sinfonia (luglio 1891).

Quest'ultiina composizione, dietro preghiera del B. stesso, ebbe l'onore di una speciale analisi da parte del Martucci che, pur con alcune riserve sulle qualità formali del primo tempo, diede in complesso alla musica del B. un'attestazione di verace stima. E anche se quei giudizi possono oggi sembrare dettati da un senso di cortesia che, esagera le lodi, tuttavia ciò denota sempre una considerazione che non si deve trascurare.

Nel prevalere del suo amore per la musica, il B., però, non dimenticò mai le sue aspirazioni letterarie (aveva pubblicato a Venezia nel 1869 Una gita a Murano. Ottave e nel 1872 Notte estiva, canto, e a Firenze nel 1871 una raccolta di versi, con una prefazione di P. Fanfani, intitolata Armonie dell'anima, ove tuttavia è sempre la musica a fornire il soggetto principale: sonetti su F. Chopin e su R. Schumann, che piacquero molto ad A. Fogazzaro) e mantenne con noti letterati del tempo (il Fanfani, B. Zendrini, G. Revere, ecc.) vivi legami di amicizia. La Commemorazione di Antonio Fogazzaro, tenuta dal B. il 30 giugno 1912 in Varese, fu stampata a Milano nel 1914 da A. Cordani. Il B. morì a Venezia il 23 apr. 1914.


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