Canna Giovanni

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Giovanni Canna (Casale Monferrato, 20 dicembre 1832 – Casale Monferrato, 19 febbraio 1915) è stato un filologo classico, umanista, poeta docente di lettere greche e latine.

 Nato a Casale Monferrato il 20 dicembre 1832 da famiglia benestante gabianese, ma gens de robe (il padre Carlo fu vicegiudice e poi giudice del Mandamento di Gabiano), venne indirizzato dalla madre, Angela Zucco, al culto dei classici e della poesia. Compiuti gli studi liceali nella città natale, si iscrisse nel 1849 alla facoltà di Lettere all'Università di Torino, dove si laureò il 7 luglio 1853. In quello stesso anno fu inviato a insegnare Umanità e Retorica nel Collegio di Crescentino, passando poi, per l'anno scolastico 1856-57, a Torino, come ripetitore degli studenti di Lettere. Per l'anno scolastico successivo venne nominato professore di Storia e Geografia nel Collegio di Vigevano. Nominato il 5 agosto 1860 professore titolare di letteratura greca e latina nel Regio Liceo di Casale, tenne quell'ufficio per 11 anni. Successivamente, per sua domanda, ottenne la cattedra di letteratura italiana nello stesso Liceo, dove rimase per 5 anni.

Nel 1871 pubblicò presso Le Monnier la versione della Sublimità dello pseudo-Longino che lo rese noto nella cerchia tosco-guelfa (Lambruschi, Tommaseo, Guasti), ma soprattutto presso il Mommsen, che si avvalse della sua competenza epigrafica e che fece recensire l'opera da Schoell e da Blass.


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