Brin Benedetto

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Benedetto Brin (Torino, 17 maggio 1833 – Roma, 24 maggio 1898) è stato un ingegnere, generale e politico italiano.

Entrato in servizio nella Marina sarda nel 1853 come ufficiale del Genio navale, nel 1864 pubblicò un articolo in cui dimostrava l'ineluttabilità del passaggio alle navi corazzate, trovandosi così sulla stessa linea di Simone Pacoret de Saint-Bon. Promosso direttore delle costruzioni navali nel 1871, collaborò con Saint-Bon, divenuto ministro della Marina. Fu deputato per i collegi di Livorno e Torino nelle legislatura dalla XII alla XX. Ricoprì la carica di ministro della Marina dal 1876 al 1878, poi dal 1884 al 1891. Divenuto ministro degli esteri nel 1892-93, conservò interinalmente il portafoglio della Marina, che riebbe come titolare dal 1896 fino alla morte, due anni più tardi. Seguendo le linee stabilite da Saint-Bon e da lui indicate alla Camera nel 1873, Brin progettò le corazzate gemelle Caio Duilio e Enrico Dandolo, la cui costruzione allarmò addirittura la Royal Navy britannica. Il Duilio era una corazzata a torri che dislocava 12.265 tonnellate. La sua coppia di eliche era mossa da due macchine che, sviluppando 7.710 cavalli, le facevano raggiungere i 15 nodi. La corazzata era armata con 4 cannoni da 450 millimetri, 3 da 120, 2 da 75, 8 da 57, 22 mitragliere da 37 e 3 lanciasiluri. Impostato nell'aprile del 1873, fu varato a Castellammare di Stabia l'8 maggio del 1876 ed entrò in servizio il 6 gennaio 1880. Aveva una corazzatura laterale di 550 millimetri – i 55 centimetri di Brin - che lo rendeva imperforabile. Il ridotto aveva una corazzatura di 430 millimetri, le torri da 450 e il ponte da 50 a 30 millimetri. La corazzatura, estremamente innovativa per l'epoca era il risultato di una serie di calcoli eseguiti da Brin. Assodato che la resistenza offerta da una corazza di ferro omogeneo fosse pari al quadrato del suo spessore, fino a quel momento si erano costruite corazze al massimo dello spessore di 35 centimetri e, dubitando delle possibilità di laminarne di superiori, si era deciso di adottare il sistema Sandwich, consistente in un primo cuscino di legno rivestito da una piastra di ferro, poi un secondo cuscino di legno sul quale veniva applicata una seconda piastra di ferro. Questo sistema, adottato dalla marina inglese per la protezione dell'Inflexible, non convinceva Brin, che ordinò una serie di prove, effettuate a La Spezia nell'autunno del 1876 col nuovissimo cannone Armstrong calibro 450 da 100 tonnellate, destinato ad armare il Duilio allora in costruzione. L'effetto delle prove, seguite anche da ufficiali esteri, fece scalpore in tutto il mondo: mentre le corazze a doppia piastra, come quelle destinate all'Inflexible, venivano perforate non solo dal nuovo cannone Armstrong da 100 tonnellate e da quello già in uso da 81, ma addirittura pure da quello più comune da 320 millimetri, la corazzatura da 55 centimetri destinata al Duilio, come Brin aveva calcolato, resisteva anche ai cannoni da 100 tonnellate, rendendo il Duilio del tutto inaffondabile da qualsiasi nave dell'epoca e dell'immediato futuro. Il Duilio fu armato con cannoni da 100 tonnellate e risultò tanto potente da destare vivissime apprensioni in tutte le più potenti marine, a partire da quella britannica.


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